NAPOLETANI e veronesiNAPOLETANI e veronesi

da 1 Giu 2012da Napoli, Naples, etc..-, News

 Come ben si saprà cinque persone sono state arrestate nell’ambito dell’indagine per peculato, scaturita da denunce, legata alla sottrazione di volumi antichi nella biblioteca storica dei Girolamini a Napoli. Tra gli indagati nell’inchiesta, anche il direttore autosospesosi Marino Massimo De Caro. La settimana scorsa durante perquisizioni erano stati ritrovati 240 volumi in un deposito di Verona. Gli arresti sono stati eseguiti tra Verona e Formia. Questa è  la tesi della Procura:” – La storica biblioteca dei Girolamini di Napoli è stata, nel corso del tempo, “gravemente e forse irrimediabilmente smembrata e mutilata”. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i magistrati della Procura di Napoli, coordinati dall’aggiunto Giovanni Melillo, conducendo le indagini sulla sottrazione di preziosi manoscritti e tomi della struttura museale del 1500 e frequentata assiduamente anche da Giovanbattista Vico.L’appropriazione indebita di libri rari sarebbe avvenuta tra il giugno 2011 e l’aprile scorso. Sono 257 i volumi con timbro della biblioteca sequestrati la scorsa settimana in un deposito del veronese, probabilmente destinati a mercato illegale dei bibliofili. Tra questi, i 9 volumi in pergamena delle ‘Antichità di Ercolano’ del 1757; un ‘Matthaeti de Aflictis’ edito a Venezia nel 1562; un ‘Tesserae Gentilitiae’ edito a Roma nel 1638; quattro volumi in folio dei supplementi all”Encyclopedie’ stampati ad Amsterdam nel 1776 con impressioni in oro sul dorso.”C’è un dato di fatto che emerge più di ogni altro in questa inchiesta. La scarsa sensibilità e attenzione dello strato culturale di questa città, una insensibilità che parte dall’alto. La denuncia è arrivata da uno studioso fiorentino e da allora è partita l’inchiesta”. Questa la riflessione del procuratore aggiunto Giovanni Melillo, che da appassionato bibliografo ha coordinato le indagini. La denuncia della sparizione dei libri è stata data sia dal Telegiornale di RAI uno che da quello regionale; ma quando sono stati scoperti i colpevoli il Telegiornale di Rai uno ha dato solo una notizia approssimativa, mentre per quanto riguarda il ritrovamento dei volumi in un deposito di Verona,  la notizia è stata data solo dal telegiornale regionale. I Magistrati napoletani che indagano sul caso hanno definito I’ex direttore De Caro fortemente voluto dal Ministro dei beni culturali  UN PERSONAGGIO SCALTRO E POLITICAMENTE PROTETTO”. Inoltre, quando è stata fatta la sua nomina a direttore della biblioteca sono scaturite delle polemiche perchè De Caro aveva dei precedenti ed è stata una frase molto esaustiva “E’ COME METTERE UN PIROMANE IN LUOGO FACILMENTE INFIAMMABILE”. Queste ultime notizie sono state ignorate dal telegiornale nazionale. Per ultimo bisogna sottolineare che De Caro è titolare di una libreria antiquaria a Verona, e se per  i libri rubati fosse stato uno di Napoli, sicuramente la notizia avrebbe fatto molto più scalpore e ne avrebbero parlato all’infinito, perché come al solito al sud non si fa mai nulla di buono. MA  STAVOLTA E’ SUCCESSO IL CONTRARIO, MA LA NOTIZIA E LE VICENDE LEGATE NON HANNO AVUTO LA GIUSTA RISONANZA. 

-Caso Gianello, veronese: indagato per frode sportiva, avrebbe tentato una combine per la partita tra il Napoli e la Sampdoria,a suo dire avrebbe proposto ai due Campani del Napoli, Grava e Cannavaro, di far perdere il Napoli; lui stesso ha detto che i due avrebbero sdegnosamente rifiutato la proposta. Ecco, liu stesso dice che i Campani avrebbero SDEGNOSAMETE rifiutato. A parte che si debba verificare se davvero egli abbia avvicinato i due, di sicuro è un millantatore, ma quello che è importante sarebbe lo sdegno del casertano e del Napoletano. 

  VOI LE GIUSTE RIFLESSIONI E SOPRATTUTTO A NOI NAPOLETANI CHE SIAMO STATI DERUBATI,DAL PRIMO, DI UN PATRIMONIO IMPORTANTISSIMO  E DAL SECONDO CHE CERCA DI GETTARE FANGO SUL NAPOLI: DUE  UOMINI ONESTI DEL NORD.  SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE NAPOLETANO 

ps: che il titolo sia Napoletani in maiscolo e veronesi in minuscolo è fortemente voluto.

 

Come ben si saprà cinque persone sono state arrestate nell’ambito dell’indagine per peculato, scaturita da denunce, legata alla sottrazione di volumi antichi nella biblioteca storica dei Girolamini a Napoli. Tra gli indagati nell’inchiesta, anche il direttore autosospesosi Marino Massimo De Caro. La settimana scorsa durante perquisizioni erano stati ritrovati 240 volumi in un deposito di Verona. Gli arresti sono stati eseguiti tra Verona e Formia. Questa è  la tesi della Procura:” – La storica biblioteca dei Girolamini di Napoli è stata, nel corso del tempo, “gravemente e forse irrimediabilmente smembrata e mutilata”. E’ questa la conclusione a cui sono giunti i magistrati della Procura di Napoli, coordinati dall’aggiunto Giovanni Melillo, conducendo le indagini sulla sottrazione di preziosi manoscritti e tomi della struttura museale del 1500 e frequentata assiduamente anche da Giovanbattista Vico.L’appropriazione indebita di libri rari sarebbe avvenuta tra il giugno 2011 e l’aprile scorso. Sono 257 i volumi con timbro della biblioteca sequestrati la scorsa settimana in un deposito del veronese, probabilmente destinati a mercato illegale dei bibliofili. Tra questi, i 9 volumi in pergamena delle ‘Antichità di Ercolano’ del 1757; un ‘Matthaeti de Aflictis’ edito a Venezia nel 1562; un ‘Tesserae Gentilitiae’ edito a Roma nel 1638; quattro volumi in folio dei supplementi all”Encyclopedie’ stampati ad Amsterdam nel 1776 con impressioni in oro sul dorso.”C’è un dato di fatto che emerge più di ogni altro in questa inchiesta. La scarsa sensibilità e attenzione dello strato culturale di questa città, una insensibilità che parte dall’alto. La denuncia è arrivata da uno studioso fiorentino e da allora è partita l’inchiesta”. Questa la riflessione del procuratore aggiunto Giovanni Melillo, che da appassionato bibliografo ha coordinato le indagini. La denuncia della sparizione dei libri è stata data sia dal Telegiornale di RAI uno che da quello regionale; ma quando sono stati scoperti i colpevoli il Telegiornale di Rai uno ha dato solo una notizia approssimativa, mentre per quanto riguarda il ritrovamento dei volumi in un deposito di Verona,  la notizia è stata data solo dal telegiornale regionale. I Magistrati napoletani che indagano sul caso hanno definito I’ex direttore De Caro fortemente voluto dal Ministro dei beni culturali  UN PERSONAGGIO SCALTRO E POLITICAMENTE PROTETTO”. Inoltre, quando è stata fatta la sua nomina a direttore della biblioteca sono scaturite delle polemiche perchè De Caro aveva dei precedenti ed è stata una frase molto esaustiva “E’ COME METTERE UN PIROMANE IN LUOGO FACILMENTE INFIAMMABILE”. Queste ultime notizie sono state ignorate dal telegiornale nazionale. Per ultimo bisogna sottolineare che De Caro è titolare di una libreria antiquaria a Verona, e se per  i libri rubati fosse stato uno di Napoli, sicuramente la notizia avrebbe fatto molto più scalpore e ne avrebbero parlato all’infinito, perché come al solito al sud non si fa mai nulla di buono. MA  STAVOLTA E’ SUCCESSO IL CONTRARIO, MA LA NOTIZIA E LE VICENDE LEGATE NON HANNO AVUTO LA GIUSTA RISONANZA. 

-Caso Gianello, veronese: indagato per frode sportiva, avrebbe tentato una combine per la partita tra il Napoli e la Sampdoria,a suo dire avrebbe proposto ai due Campani del Napoli, Grava e Cannavaro, di far perdere il Napoli; lui stesso ha detto che i due avrebbero sdegnosamente rifiutato la proposta. Ecco, liu stesso dice che i Campani avrebbero SDEGNOSAMETE rifiutato. A parte che si debba verificare se davvero egli abbia avvicinato i due, di sicuro è un millantatore, ma quello che è importante sarebbe lo sdegno del casertano e del Napoletano.

  VOI LE GIUSTE RIFLESSIONI E SOPRATTUTTO A NOI NAPOLETANI CHE SIAMO STATI DERUBATI,DAL PRIMO, DI UN PATRIMONIO IMPORTANTISSIMO  E DAL SECONDO CHE CERCA DI GETTARE FANGO SUL NAPOLI: DUE  UOMINI ONESTI DEL NORD.  SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE NAPOLETANO

ps: che il titolo sia Napoletani in maiscolo e veronesi in minuscolo è fortemente voluto.

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