Napoli, mito sportivo e non: dalle Sebastà (Isolimpiadi) al Napoli

da 31 Gen 2018Cultura, News

Napoli  Mito sportivo

Sabato 27/01/2018, io ed il mio nipote quasi diciannovenne, abbiamo trascorso una giornata “napoletana”. Per prima cosa ci siamo recati al MANN (Museo Archeologico Nazionale Napoli) dove abbiamo visto la ricca collezione di reperti, la maggior parte portati nella nostra città da Carlo III di Borbone, regalatogli dalla madre Elisabetta Farnese; visti quelli trovati dagli scavi archeologici in Campania, visitato la parte egizia, della quale si dice che dopo Cairo e Torino è la più ricca di tali reperti ci siamo soffermati a quelli trovati a Napoli, da cui si ribadisce l’origine greca ma si evince che anche in epoca romana a Napoli la lingua ufficiale era quella greca. Addirittura Napoli era l’unica città al di fuori della Grecia nella quale avevano luogo le Isolimpiadi o Sebastà (Italikà Rhomania Sebastà Isolympia), come riporta la targa nel museo e di cui trattammo in passato nel nostro sito.

Nello stesso Maan, in tre sale al pianterreno, abbiamo visitato la mostra “Il Napoli nel mito” dove la storia della nostra squadra è illustrata attraverso maglie, palloni, gadget, pagine di giornali, foto d’epoca, filmati, il tutto da far rivivere momenti di ricordi sportivi. Peccato non ci fosse il francobollo commemorativo che le Poste Italiane stamparono in occasione del primo scudetto e che pubblico tra le foto.

Ad esempio io ho ricordato la mia prima partita ufficiale, quella del 06 dicembre 1959, ovvero la inaugurazione del San Paolo, che vide la vittoria del Napoli per 2 a 1 sulla Juventus, ero in curva A, quella dove fu realizzato il gol del 2 a 0 ad opera di Vinicio.  Altro amarcord, la prima Coppa Italia vinta a Roma contro la Spal, ed io ci fui anche perché quella giornata rappresenta una pietra miliare nella mia vita, ero a Roma con mia madre in quanto ci eravamo recati presso la Ambasciata del Canada per passare le visite mediche ed ottenere il visto d’ingresso in quel paese, per raggiungere mio fratello, Galario Salvatore (in maglia gialla nella foto con il Ciuccio), che già viveva qui dal 1958.

E che dire poi del periodo d’oro, quello del grande Diego e l’emozione di vedere la maglie con lo scudetto e tanti ricordi.

Aggiungo alle foto scattate alla mostra, quelle da me possedute: i francobolli, i biglietti della Coppa Uefa, tra cui quelli del 1988/89: juve, Bayern e finale con lo Stoccarda e la foto con il ciuccio di tifosi italiani e Napoletani a Toronto in occasione di una amichevole che il Napoli disputò nell’estate 1966 contro l’Indipendiente, per la cronaca la partita finì 1 a 1, in porta del Napoli c’era Bandoni

 

 

 

 

La giornata è proseguita con una buona pizza, non poteva essere altrimenti, ed un giro tra i Decumani partendo dalle mura greche di piazza Bellini, percorso via Tribunali, Via S. Gregorio Armeno, San Biagio dei Librai, una sosta per un caffè a piazza S. Domenico e terminato in piazza del Gesù.

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