Ritornando da Bologna è doveroso riferire: Napoli non merita questa realtà

da 7 Mag 2012News

Napoli non merita di vivere momenti di illusione che fanno intravedere una via di uscita e/o di evasione dai problemi atavici che avvolgono la città partenopea.

Quasi ventimila napoletani hanno invaso Bologna con la speranza di vedere un sogno continuare e non dileguarsi nelle tenebre di una cruda realtà. E’ vero che i progetti seri hanno bisogno di tempo per aver un riscontro oggettivo, ma è pur vero che sette anni non possono condurre ad una situazione che si discosta dalle attese di una tifoseria ineguagliabile in Italia ed in Europa. In un altro momento topico e decisivo per il raggiungimento di un obiettivo, ventimila napoletani sono stati umiliati dalla propria squadra a causa dell’ennesima prestazione insoddisfacente. I supporters azzurri, inoltre, sono stati derisi dalla tifoseria avversaria con i soliti ricorrenti cori che, oramai, appartengono al repertorio italico in campo calcistico: Napoli non merita questa realtà.

Fin dalla scorsa stagione erano ben note le lacune nell’organico del Napoli e la campagna acquisti estiva si è dimostrata insufficiente per poter affrontare tre competizioni di notevole livello: campionato, Champions League e Coppa Italia, oltre alle convocazioni nelle rispettive nazionali dei calciatori azzurri. Non solo la campagna acquisti ha lasciato a desiderare, ma anche le scelte fatte dalla società con il probabile avvallo di Walter Mazzarri. La difesa era un reparto che andava notevolmente potenziato ed il frutto di questo mancato o errato intervento nel mercato estivo si è manifestato, senza soluzione di continuità, dall’inizio della stagione. Sono stati comprati Fideleff, Fernandez e Britos ed è stato ceduto Ruiz, un difensore che pur essendo stato utilizzato con il contagocce, aveva lasciato intravedere maggiori qualità di un Britos il cui cartellino è stato super pagato. Ángel Britos Britos, nella speranza che l’infortunio subito e le poche apparizioni in prima squadra abbiano inciso sul rendimento del calciatore uruguaiano, ha dimostrato ancora oggi, a Bologna, di essere un difensore molto statico e legnoso. Il giovane Fideleff è stato una scommessa perdente della società e Federico Fernandez, pur effettuando buone apparizioni, non è stato utilizzato in prima squadra con la dovuta continuità. Il centrocampo necessitava di un altro giocatore, dopo l’infortunio a Donadel, e nulla si è fatto per ovviare a questa mancanza nel mercato di riparazione di gennaio. In attacco, come sostituto di Edinson Cavani, è sato confermato Lucarelli oramai incapace, per la sue età, di poter dare un sufficiente apporto al reparto avanzato. Mancava, inoltre, un vero leader, un giocatore in grado di prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà. A gennaio è stato acquistato Eduardo Vargas, ma l’attaccante cileno, al pari di altri giovani che sono approdati nel club partenopeo, è stato valutato da Mazzarri, quasi esclusivamente, in allenamento per cui nascono spontanee una o più considerazioni: un giocatore per poter integrarsi in un gruppo ha bisogno di giocare almeno due-tre partite da titolare; se ciò non è possibile a causa della considerazione che la piazza napoletana è esigente e non è in grado di fare crescere i giovani calciatori, perchè non cederlo in prestito in attesa della normale e dovuta maturazione anche alla luce del notevole investimento effettuato.

Resta, prima di tracciare definitivamente il consuntivo di una stagione, la disputa della finale di Coppa Italia contro la Juventus che, in caso di successo, potrebbe rappresentare ilprimo trofeo dell’era Aurelio De Laurentiis.

Comunque vada a Roma il 20 maggio, la squadra ha maturato, nella presente stagione, l’esperienza necessaria per poter affrontare nel migliore dei modi le gare in campo nazionale ed europeo l’anno prossimo ma resta il rimpianto di aver perso molte occasioni per poter competere in modo migliore nei tornei disputati.

De Laurentiis aveva invitato i tifosi ad incoraggiare la squadra a Bologna ed il popolo azzurro, accogliendo l’invito del presidente, ha occupato quasi la metà dello stadio Dall’Ara vedendo svanire, forse definitivamente, la possibilità di poter partecipare, anche nella prossima stagione, alla massima competizione continentale. Pur osservando un comportamento civile, la tifoseria azzurra è stato schernita, un’altra volta, con cori indefinibili dai tifosi locali come accaduto in altre circostanze. Un progetto a medio o lungo temine non può prescindere dal rispetto che meritano i supporters partenopei che, puntualmente con tutta la passione e il folklore che la contraddistingue, segue la propria squadra del cuore. Napoli non merita questo.

Vincenzo Vitiello
SpazioCalcio.com

Facebook Comments

Traduci

Adsense

Articoli recenti

Strade di Napoli