Festa in arrivo per Lavezzi non gradita al popolo napoletano

da 22 Lug 2011News

“Lavezzi ha costruito un centro per i bisognosi della sua terra. Ma Ezequiel, come tutti i calciatori, è nelle mani dei procuratori e bisogna vedere quanto è bravo nel rapporto con il proprio agente. Mi auguro che venga consigliato per il suo bene. Gli siamo riconoscenti e credo che faccia la scelta giusta che lo renda felice. Gli faremmo una grande festa al San Paolo se dovesse lasciarci. Anche i tifosi capiranno. Ed il Napoli non si ferma. Andrà via lui e chi prendiamo? Jovetic? Chi volete?”. Questo quanto riportato dal Corriere dello Sport ed affermato e da Aurelio De Laurentiis sul palco del centro congressi del nuovo teatro di Dimaro.

De Laurentiis prepara la festa per Lavezzi nel caso decidesse, insieme al suo procuratore, di abbandonare Napoli e rispondere al richiamo della Sirene provenienti da altri lidi. Il calcio è questo e quando un calciatore è in procinto di fare il salto di qualità insieme al suo club cosa fa? Si lascia ammaliare da proposte allettanti provenienti da altre società con la determinante complicità dei loro procuratori. Un famoso detto recita “Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia non sa quel che trova”.

Cosa lascerebbe Lavezzi abbandonando Napoli? Sicuramente l’affetto incondizionato della tifoseria partenopea, la stima del suo presidente, di Mazzarri e di tutti i calciatori della squadra napoletana, un club in continua crescita che è appena approdato alla Champions League, la possibilità di mettersi in mostra nella massima competizione continentale forte dell’affiatamento con i suoi compagni di squadra, un clima ed un modo di vivere molto vicini all’ambiente argentino, la possibilità di avere adeguamenti contrattuali in linea con le sue prestazioni ed i risultati conseguiti dalla squadra, la non trascurabile condizione psicologica di non dovere dimostrare il suo talento per conquistare una piazza che ben conosce le qualità tecniche del Pocho.

Cosa troverebbe in altri club europei e, in particolare, britannici? Chiaramente meno pressioni dovute alla cultura calcistica che esiste in certi paesi d’oltremanica, un ingaggio iniziale di grandi proporzioni, un diverso stile di vita, la possibilità di vincere tutto e subito e tanti altri vantaggi nel caso riuscisse ad integrarsi, perfettamente, nella nuova squadra.

Ezequiel Lavezzi, dovrà attentamente e serenamente riflettere oltre a prestare la dovuta attenzione al suo agente ben conoscendo l’eventuale tornaconto dei procuratori quando i calciatori, da loro assistiti, sono richiesti da grandi club.
In un calcio dove non si rispettano i contratti e, frequentemente, le società sono costrette alle continue richieste di adeguamenti oltre a fronteggiare le allettanti avance di altri club verso i propri giocatori, per le società è difficile conciliare l’esigenza di rispettare i propri obiettivi programmatici con i bilanci. E’ doveroso menzionare il far play finanziario tanto a cuore a Michel Platini presidente UEFA che ha, più volte, sottolineato l’importanza del progetto per garantire la sostenibilità a lungo termine del calcio per club oltre a consideralo vitale per il futuro del mondo del pallone.

In attesa di conoscere se a Napoli si organizzerà una grande festa per Lavezzi, il popolo partenopeo, ancora una volta in questa fase della stagione, invece di allietarsi con un’altra manifestazione decisamente più importante come l’ingresso nell’Europa che conta, è costretto a prendere atto di una nuova vicenda che potrebbe terminare con una festa non gradita da una tifoseria abituata a ben altri appuntamenti caratterizzati da incondizionata e totale allegria.

Vincenzo Vitiello
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