INTERVISTA A LUCA URBANI, AGENTE DI IEZZO E VITALE

da 1 Ott 2010News

Napoli2000.com ha intervistato, in esclusiva, Luca Urbani, procuratore tra gli altri di Gennaro Iezzo e Gigi Vitale, quest’ultimo protagonista ieri sera in Europa League contro lo Steaua Bucarest del gol che ha dato il via alla rimonta azzurra, siglato a fine primo tempo. Ecco l’intervista integrale:

Vitale ha offerto una buona prestazione, a Bucarest, contro lo Steaua. Il ritardo di preparazione e di inserimento negli schemi della squadra del giovane difensore azzurro è stato evidente nel primo tempo ma il gol realizzato, nella prima frazione di gioco, ha restituito, a Vitale, fiducia al punto tale che, nella seconda parte del match, si è dimostrato un ottimo fluidificante. Complessivamente, come giudica la prova del suo assistito?
«Globalmente sono soddisfatto. Era normale che pagasse un dazio perché non giocava una partita ufficiale da maggio quando militava nel Livorno. Parlo dell’ultima giornata di campionato, Parma-Livorno: Gigi disputò una partita che era, oramai insignificante, perché il Livorno era già abbondantemente retrocesso. Da quel momento non ha fatto più un minuto in partite ufficiali. E’ normale che accusasse qualche difficoltà. Chiaramente questa difficoltà era un pò diffusa in tutti i reparti. Sono contento perché, trovando la via del gol, ha dato un’iniezione di fiducia a se stesso e, soprattutto al Napoli. La sua realizzazione ha permesso ai partenopei di completare la rimonta nel finale di gara».

In sede di calciomercato sembrava che il Napoli, in un primo momento, non volesse avvalersi delle prestazioni di Luigi, almeno in questa stagione. Vitale è passato dalla quasi esclusione dalla rosa del Napoli ad occupare un posto da titolare in squadra nell’Europa League. Cosa ha fatto cambiare idea alla società ed a Mazzarri?
«In primis, diciamo che c’era un discorso con le componenti tecniche e, nella fattispecie, con Bigon per cercare di farlo maturare ulteriormente e dargli delle possibilità che, magari, a Napoli non avrebbe avuto perché, essendo Dossena, dichiaratamente, il titolare ed Aronica, pur essendo un difensore, un giocatore in grado anche di coprire quel ruolo, a sinistra, ove anche Zuniga riesce ad adattarsi molto bene, magari c’era questa possibilità di vedere Gigi un pò sacrificato. Non ero, per la verità, entusiasta totalmente dell’idea che Gigi lasciasse Napoli. Pensavo che un Napoli che avesse tanti impegni, poi, potesse anche dare delle chance non solo a Gigi ma anche ad altri giocatori idealmente ai margini in quei momenti. Quindi, secondo me, era giusto tentare quel tipo di esperienza. Abbiamo concordato con la società e tutti siamo stati ben lieti di rimanere, in forma reciproca, chiaramente».

Crede che il Napoli farà affidamento su Vitale anche durante il campionato in corso e nel prosieguo dell’Europa League? Ovvero il giocatore potrebbe rientrare nei piani futuri della società?
«Questo è un augurio, un auspicio e, chiaramente, una speranza. Credo che Gigi doveva dimostrare di essere un’alternativa valida a Dossena. Non era facile e credo che lo abbia dimostrato. Vitale è un giocatore con caratteristiche completamente diverse da Dossena, però i due giocatori giocano nello stesso ruolo. Varia l’interpretazione però, secondo me, Gigi è un giocatore che ci può stare completamente nella rosa del Napoli anche perché è un calciatore molto giovane infatti la prossima settimana compie ventitre anni e potrebbe essere ancora un patrimonio della società».

Vi è stata anche una metamorfosi del giocatore con una maggiore efficienza in fase difensiva. Gigi veniva utilizzato maggiormente come ala che come terzino:
«E’ vero. Devo dire che questa è stata anche una sua forza infatti, in questi ultimi mesi, ha cominciato a prestare attenzione anche alla fase difensiva che non può essere sottovalutata per un esterno, caratteristica tecnica a cui tiene Mazzarri. L’allenatore del Napoli pretende attenzione in fase propulsiva. Siccome da Gigi non possiamo pretendere la foga, la corsa e la falcata di Maggio ( Ho fatto l’esempio di Maggio perché Christian quando sta bene è straripante dal punto di vista fisico- atletico, ma potrei parlare, in tal modo, anche di Zuniga e Dossena) perché sono altre caratteristiche di Vitale.. E’ normale che doveva, un pochino, adattarsi e completare questo suo processo cognitivo ovvero apprendere alcune nozioni. Sono contento perché, ieri, ancora sul risultato di 3-2, ha fatto una diagonale difensiva molto importante su un contropiede dello Steaua: in quella circostanza, mi ha dato la sensazione che sta crescendo e migliorando. Siamo sulla buona strada».

Il Napoli ha ricevuto, durante il calciomercato, un’offerta vantaggiosa da parte di qualche club per VItale?
«Ci sono stati un paio di abboccamenti però, come ho detto prima, è stata una scelta consensuale quella di rimanere a Napoli e di provare a giocare qualche carta importante. E’ da ricordare che lui è anche un tifoso della squadra azzurra e per tale motivo, per lui, era doloroso lasciare, sia pur in via temporanea, il Napoli. Ci sono state, nella prima parte del mercato a luglio, un paio di situazioni abbastanza calde relative all’interessamento per Gigi da parte di società di serie A poi invece è svanito tutto pechè questi club hanno preferito investire su calciatori stranieri. C’è stata ,poi, un’altra ipotesi che, purtroppo, è venuta a cadere: sembrava in dirittura d’arrivo però non è andata a buon fine. Nell’ultima fase di calciomercato, ovvero a fine agosto, ci sono state un paio di società di serie B ed in particolare la Triestina ma Gigi abbiamo rifiutato il trasferimento di Vitale a Trieste. Auguriamo alla Triestina di fare un grande campionato, a prescindere da Gigi. Speriamo di ritagliarci, ulteriormente, degli spazi siano essi di Europa League che di campionato. Siamo a completa disposizione di Mazzarri e dello staff tecnico».

Come spiega la metamorfosi, a Bucarest, di un Napoli che, dopo aver disputato un pessimo primo tempo, è riuscito nella ripresa ad agguantare il pareggio soprattutto con un gioco convincente che avrebbe potuto condurre la squadra azzurra anche alla vittoria. E’ solo colpa del turnover predisposto da Mazzarri con ben sei cambi rispetto alla squadra titolare?
«Sono molte le cause. E’ normale che quando si attua un turnover ed escono i presunti, ma mica tanto presunti titolari perché alcuni sono delle vere stelle conclamate, direi che ci può stare un pò di confusione dettata dal fatto che un turnover così massiccio con sei cambi rispetto ai soliti undici vuol dire andare un pò a stravolgere l’impianto di gioco. E’ chiaro che Mazzarri ha dato sempre la stessa identità anche a questo Napoli “B” però l’inizio è stato molto traumatico: pronti via e dopo sessanta secondi, vi è stato un incidente di percorso ovvero un autogol. Se analizziamo il secondo gol dello Steaua non credo che in futuro possa verificarsi, ancora, un’amnesia del genere di De Sanctis oppure riferendoci al terzo gol dei rumeni, una cattiva attenzione dei difensori del Napoli in maniera così lampante. Quindi, sicuramente, il massiccio turnover, questo assalto dello Steaua sospinta anche dal suo pubblico ed alcune difficoltà ambientali e tattiche possono essere fattori determinanti per una squadra, scarica fisicamente, che non si ritrovava se non altro fino all’episodio dell’espulsione del loro attaccante. Poi dopo la situazione si è ben presto risistemata».

Come sta vivendo quest’inizio di stagione, Iezzo, in panchina. Forse qualcuno si aspettava di vedere, ieri Gennaro in campo al posto di un De Sanctis apparso un pò stanco e non molto lucido nell’arco del match:
«Lo dicevo prima: l’amnesia di De Sanctis, nel calcolare male una traiettoria, ci sta. E’ un giocatore che ha dato moltissimo al Napoli e ci sta anche un momento in cui, magari, non indovini la partita. E’ una situazione normalissima ma neanche più di tanto: forse una crisi di rigetto. De Sanctis è una certezza per la sua squadra, non ci sono problemi. Anche a me avrebbe fatto piacere vedere Gennaro nella ribalta europea perché lo merita come professionista e, soprattutto, come uomo. Penso che non mancherà l’occasione anche per lui. In tal caso lui si farà trovare, sicuramente, pronto. Oramai si è ritagliato un ruolo da chioccia anche se De Sanctis è molto vaccinato e non di primo pelo. Comunque, Gennaro sta assecondando questa scelta tecnica della società. Iezzo ha dimostrato amore per il Napoli e deve continuare a dimostrarlo dalle retrovie. E’ quello che fa una grande persona come Gennaro. E’ sereno ed è chiaro che se qualcuno gli dicesse di scendere in campo, sarebbe più contento».

Vincenzo Vitiello
Fonte: Napoli2000.com

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