Napoli, la Love Story argentina continua: ora c’è Lavezzi

da 1 Gen 2011News

Bruno Pesaola, Omar Sivori, Daniel Bertoni, Claudio Husain, Roberto Carlos Sosa e, per ultimo, solo per poter ben evidenziare colui che ha scritto la pagina più importante della storia del Napoli: Diego Armando Maradona.

Non è una lista di calciatori qualsiasi ma alcuni dei tanti giocatori argentini che hanno vestito, in varie epoche, la maglia azzurra.
Napoli – Argentina: due mondi calcistici reciprocamente innamorati per effetto di un intenso rapporto di simboli astrali che segue regole ben precise di reciproca gravitazione, più semplicemente una ‘Love Story’ che dura, ininterrottamente, da molti decenni.
I calciatori argentini ed il popolo napoletano sono legati da una forma di pensiero che determina un rapporto affettuoso di stretta dipendenza.
Il Napoli, dopo un lungo periodo buio durante il quale ha patito l’umiliazione di una doppia retrocessione dalla serie A alla C, non poteva rinascere se non con un calciatore connazionale del ‘Pibe de Oro’: Ezequiel Lavezzi.
Napoli sogna da lungo tempo nel ricordo di un mito del mondo del pallone che mai ha dimenticato e mai dimenticherà.
Durante il lungo sonno caratterizzato da un desiderio inappagato nel quotidiano è apparsa una meteora che potrebbe rappresentare il preludio di un fantastico risveglio targato: Ezequiel Iván Lavezzi
“Io sono felice a Napoli” -ha esclamato raggiante Lavezzi in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport- Devo dire la verità: all’inizio, quando sono arrivato, mi ha aiutato molto ‘El pampa Sosa’. Ora però parlo la lingua discretamente bene, conosco qualche parolina in dialetto. Ascolto la musica e canto, apprezzo i cori per me”.
Canta il ‘Pocho’, canta Napoli con un motivo ricorrente nell’arena del San Paolo: ‘O surdat ‘nnammurat’, un soldato, un popolo che vede nei colori azzurri un motivo di rivalsa verso gli atavici problemi che affliggono la città.

Oje vita, oje vita mia…oje core ‘e chistu core…si’ stata ‘o primmo ammore…e ‘o primmo e ll’ùrdemo sarraje pe’ me!… ed il primo amore non si dimentica mai: comunque, si può vivere anche con i ricordi, in particolar modo, quando c’è qualcuno che è, amorevolmente, affezionato ad entrambi gli amanti:
“Io sono amato a Napoli e di questo sono grato alla gente. Però, onestamente, è impossibile fare comparazioni con Maradona. Lui è tanto, è troppo: non regge alcun tipo di confronto” – prosegue Lavezzi con tanta stima ed affetto ed nei confronti di Diego- “Stiamo facendo uno splendido campionato, perché ritrovarsi a tre punti dal Milan capolista è un risultato serio. Stiamo facendo bene e non vogliamo fermarci. Sogno di fare tanti gol con il Napoli e di vincere”.
Napoli vincente come in un lontano passato? Forse si, ma questa volta eventuali vittorie non sarebbero catalogate come un evento occasionale e non più ripetibile ma avrebbero, probabilmente, un altro significato in quanto supportate da un progetto mirato a collocare, stabilmente, il club partenopeo nel limbo del calcio italiano ed estero. Se ciò avverrà sarà anche merito di due argentini che, in momenti diversi, hanno riportato i Napoli nel calcio che conta:
Roberto Carlos Sosa ed Ezequiel Iván Lavezzi e la ‘Love Story’ continua…

Vincenzo Vitiello

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