La Società, non avendo manifestato pubblicamente gli obiettivi stagionali, ha indotto la tifoseria ad un latente disorientamento circa i programmi presenti e futuri
Programmare a Napoli, in qualsiasi settore, è molto difficile. In presenza delle reali ed oggettive difficoltà che un imprenditore potrebbe incontrare, è doveroso fornire adeguate risposte alle attese di un popolo che, atavicamente, attende un serio riscontro alle necessità del vivere quotidiano per dare un senso alla propria esistenza. E’ chiaro che di fronte a tali richieste, il progetto deve essere serio, credibile, soprattutto, trasparente. Le remore per rendere trasparente un progetto, in fase programmatica, derivano dalla considerazione che in presenza di un qualsivoglia, legittimo, rallentamento dello stesso, prevale l’ansia del popolo partenopeo. Un’apprensione indotta dalla percezione di attendere, inutilmente, qualche evento favorevole che corrisponde ad un sogno, un dovuto fisiologico svago, un interesse oppure una necessità di vita. A volte, indipendentemente dalle proposizioni motivazionali di un imprenditore, una chiara trasparenza del progetto in causa non solo eviterebbe le conseguenti contestazioni di coloro che verificano l’eventuale rallentamento dell’iter programmatico ma lo renderebbe credibile al punto tale che verrebbe focalizzato nel tempo e non riferito ad una immediata e completa realizzazione…
Vincenzo Vitiello
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