Napoli, quello che non si guarda oggi si potrebbe vedere in futuro

da 12 Dic 2010News

“La classifica non la guardo. Penso solo alla prossima partita di Europa League e sin da domani dovremo avere la testa al match di mercoledì che per noi è importantissimo. Dobbiamo proseguire sulla strada della concentrazione e del lavoro. Le somme si tirano alla fine, non a metà del cammino. Oggi abbiamo conquistato tre punti preziosissimi e da qui bisognerà ripartire anche in campionato”. Queste le parole di Walter Mazzarri al termine del match che il suo Napoli ha vinto contro il Genoa.

“La classifica non la guardo” afferma il tecnico. Ma a guardarla ed a sognare è il popolo napoletano. Dopo decenni di delusioni, i tifosi intravedono un futuro che rievoca un lontano passato. Vincere a Genova non è facile per nessuna squadra ma conseguire successi, a Marassi nel corso di una stagione, contro Sampdoria e Genoa è un’impresa non comune e degna del riconoscimento di una menzione riguardante i meriti di una squadra che, nonostante giochi con gli stessi uomini dall’inizio della stagione in due competizioni quali il campionato e l’Europa League, riesce ad ottenere risultati, insperati all’inizio del torneo, con un gioco che forse si può definire il migliore praticato, attualmente, dalle squadre del massimo torneo nazionale.
Oltre agli “undici magnifici titolari” ed a qualche riserva, Mazzarri può fare affidamento anche su Yebda, Sosa, e Vitale, oramai pronti in qualsiasi evenienza s sostituire i compagni di squadra in caso di necessità.
Il centrocampista algerino, quando viene chiamato in causa, offre al reparto un notevole contributo dovuto alla sua fisicità ed a una giusta esperienza che gli permette di avere anche una buona visione di gioco. Yebda riesce ad essere utile alla squadra con giocate semplici, intelligenti ed opportune. Altra menzione particolare va rivolta a Walter Gargano che, in questa stagione, sta interpretando il ruolo di regista in chiave moderna ottemperando, in tal modo, alle scelte tattiche del suo allenatore. Il giocatore uruguagio, ottimo intrditore, non eccede più in azioni personali ed è preciso negli appoggi ai compagni: riesce a fare le due fasi in maniera ottimale. Il magnifico primo tempo, disputato al ‘Ferraris’ dal Napoli, ha riproposto un ritrovato Hamsik. Il giocatore slovacco ha fatto la differenza, nel primo tempo, non solo per il magnifico gol realizzato ma, soprattutto, per la continuità di azione, la sicurezza con cui si è proposto dal primo minuto di gioco ed il suo indiscusso talento denotato anche in qualche giocata individuale. Marek è calato nella ripresa ma ciò che ha fatto durante la prima frazione del match lascia tranquillo Mazzarri e la tifoseria partenopea. Un altro giocatore discusso, nella prima parte della stagione, che sta ritrovando una giusta condizione psicofisica necessaria a coprire la fascia destra del campo con autorità è Christian Maggio: velocissimo nella fase di proposizione e tempestivo in quella di contenimento.

Senza Ezequiel Lavezzi, il Napoli ha ottenuto tre punti importantissimi su un campo difficile. Il Pocho è essenziale nello scacchiere azzurro per la sue indiscusse doti tecniche ed, in attesa di un pronto recupero dall’infortunio subito nella partita disputata contro il Palermo, è doveroso osservare il gioco convincente espresso dalla squadra azzurra anche in assenza di uno dei suoi gioielli.
Importante per Mazzarri è avere, in un prossimo futuro, a disposizione un organico che gli permetta di sostituire, in caso di necessità, qualsiasi giocatore. La mirabile opera di recupero effettuata nei confronti di alcuni calciatori sotto tono, la mentalità vincente trasmessa dal tecnico ai suoi uomini oltre ai probabili interventi nel calciomercato di gennaio da parte della società, potrebbero consentire alla squadra azzurra di conseguire obiettivi importanti ed a Mazzarri di affermare: “La classifica la sto guardando …”

Vincenzo Vitiello

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