Resoconto dell’incontro di Secone con la città

da 12 Feb 2011da Napoli, Naples, etc..-

Pubblichiamo il Resoconto dell’incontro di Secone con la città, a firma di Nello Mazzone:

<  QUARTO. «La presenza di tutti questi cittadini che hanno riempito per intero il teatro Corona, per non parlare di tutti coloro che sono rimasti in piedi per due ore per assistere all’incontro, è un segnale forte e importante, che dà nuova fiducia e slancio». E’ il commento dell’ex sindaco Sauro Secone, dopo il successo dell’incontro pubblico tenuto venerdì pomeriggio al Corona. «E’ il segno che Quarto e i quartesi ci vogliono ancora bene», ha commentato l’ex capogruppo di SinistraEcologia e Libertà, Vincenzo Riccio, che ha partecipato all’incontro di Secone insieme all’ex capogruppo del Pd di Quarto, Salvatore Lista. «In città si percepisce la rabbia dei cittadini che non comprendono i motivi di queste dimissioni – ha detto Lista – Dobbiamo voltare pagina e guardare avanti, con la bella notizia che la discarica a Quarto non si farà». Ad ascoltare Secone c’erano rappresentanti del Pd napoletano, a cominciare da Franco Casillo (responsabile enti locali Pd), ma anche lo stato maggiore del Pd, di SeL e del Fli. E soprattutto c’erano i cittadini, che hanno più volte applaudito l’ex sindaco. «Ho voluto questo incontro pubblico per dialogare con la città, spiegare cosa è accaduto e difendermi da una serie di accuse calunniose sul mio conto – ha esordito Secone – Innanzitutto festeggiamo una bella notizia che è il no definitivo alla discarica di Quarto. E’ la vittoria di 40mila cittadini, che è scesa in piazza al di là dei partiti, per manifestare con civiltà e pacatezza il suo fermo no. I 17 consiglieri comunali dimissionari stanno tentando in tutti i modi di calunniarmi, dicendo addirittura che mi sarei recato a Roma a firmare l’ok alla discarica. Ovviamente è tutto falso, anche perché a Roma mi sono recato per portare i soldi dell’alluvione per pagare le 72 ditte edili creditrici che rischiano il fallimento, ma queste voci calunniose servono a questi soggetti per nascondere le loro manchevolezze. Per tre settimane il Pdl di Quarto, che non conta nulla, è rimasto in silenzio, non sapendo cosa dire visto che Cesaro non ha mai smentito l’idea di realizzare una discarica a Quarto. Adesso dicono che è merito loro e tutto questo è politicamente vergognoso. Il merito è solo dei 40mila cittadini che hanno manifestato e questi 17 consiglieri sono politicamente indegni». Secone, poi, ha attaccato i suoi ex alleati. «Stendo un velo pietoso sull’Udc e sui suoi rappresentanti, sia in Consiglio che in giunta – ha detto Secone – Mi ha deluso soprattutto uno di questi consiglieri comunali. C’era un Pua, un piano urbanistico attuativo, che lo riguardava per una struttura sportiva da realizzare sulla collina dei Pisani. Quell’atto giaceva da tre anni, ma a giudizio mio e della mia maggioranza era un progetto importante per lo sviluppo di Quarto perché prevedeva la realizzazione di una struttura sportiva fatta dai privati. Un atto importante di cui avrebbe beneficiato tutta Quarto. Ebbene, questo consigliere ex Udeur e poi adesso Udc ha ottenuto quello che voleva ma perché poi si è dimesso? Lo dovrà spiegare ai cittadini di Quarto, come quei consiglieri che, qualcuno per la quarta volta e qualcun altro per la terza volta consecutiva, hanno messo le firme per andare a casa. Ma come faranno ad essere ora credibili agli occhi dei cittadini-elettori? Come faranno gli imprenditori che vogliono investire nella nostra città a rischiare di nuovo il blocco totale dei progetti se questi non riescono nemmeno a mettersi d’accordo su quando convocare un Consiglio comunale. Figuriamoci a governare una realtà complessa come Quarto. Pensate – ha detto ancora l’ex sindaco – che avevo affidato al vicesindaco con delega alle Attività produttive, Lino Buonanno dell’Udc, il compito di seguire il progetto del Pip. In due anni ci ha fatto perdere solo tempo utile per la città. Come potrebbero essere in grado di gestire una serie di atti importanti come il nuovo piano regolatore generale e l’abbattimento e ricostruzione della 219? Qui non c’entra essere di destra o di sinistra, di questo o quel partito. Qui parlano i fatti, che dicono che questi 17 soggetti si stanno mettendo insieme solo per fare numero, ma sarà una alleanza ingestibile, che si scioglierà già durante la campagna elettorale. Cittadini quartesi, imprenditori, associazioni, pensateci bene: affidereste mai il Comune di Quarto a questi dimissionari dalla firma facile che con il loro atteggiamento hanno dimostrato ancora una volta di pensare più ai propri legittimi tornaconti politici personali piuttosto che al bene dell’intera città? C’è una classe imprenditoriale seria e preparata a Quarto, che ama questa città, ma che risposte istituzionali potrebbero avere da una maggioranza composta da questi soggetti, che quando si parlava di Saut, di un presidio che potrebbe salvare vite umane, loro continuavano a dire “aspettiamo”, “confrontiamoci sul progetto”, “vediamo” e perdevano prezioso tempo? Le risposte le daranno gli elettori». Un durissimo affondo, quello di Secone, che ha letteralmente arringato la folla. >

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