Scopriamo insieme il NapoliClubMilano 2006

da 8 Gen 2010News

Affiatamento e aggregazione tra i soci e una sola cosa in comune: tifare Napoli lontani dalla propria città…

 Il nostro viaggio per i club Napoli d’italia focalizza la sua attenzione sul Napoli Club Milano 2006. Abbiamo intervistato l’addetto stampa Vincenzo Vitiello, che ci spiega com’è nata l’idea di fondare il club: “Il club nasce il 5 maggio 2006, quando fu organizzata una cena tra amici di un forum dedicato al Napoli. Sembrava che tutti si conoscessero da sempre. Fu una bella serata all’insegna dell’aggregazione, infatti il tema centrale era solo ed esclusivamente il Napoli. Da lì in seguito nacque l’idea di continuare a vedersi periodicamente organizzando avvenimenti per riunirsi tutti insieme. Dopodiché si pensò di fondare un’associazione, un club, il Napoli Club Milano 2006.

La prima cosa fu quella di creare un forum pubblicizzandolo sui vari siti dedicati alla nostra squadra del cuore”. Il club è cresciuto in maniera costante e ha fatto proseliti: ”Quando fu creato il club, il Napoli navigava ancora nei bassifondi della serie C – sottolinea Vitiello – e noi ci riunivamo in un piccolo pub di Milano per seguirne le partite. Quando il Napoli è risalito in serie A, ha attirato l’attenzione di molti: il pub era piccolo per ospitare le persone che volevano seguire i match e allora decidemmo di cambiare sede, un pub più grande nel centro di Milano. In questo locale abbiamo una sala riservata e riusciamo a vedere la partita tutti insieme davanti ad un maxischermo. Per ben due volte siamo stati ospiti di “Quelli che… il calcio”, invece Sky ci ha seguito per tutta la serata durante Inter-Napoli della stagione 2007-08.” Ma non si parla solo di calcio nella loro associazione: “Siamo impegnati attivamente in attività di solidarietà raccogliendo fondi per bambini con gravi difficoltà. Infatti, – prosegue il sig. Vitiello – siamo sempre vicini ai bimbi dell’ospedale Gaslini di Genova.” Anche loro predicano il tifo sano e pulito: “Ci impegniamo a fondo giorno dopo giorno per diffondere il tifo pulito, il tifo che possa far riportare allo stadio famiglie intere.” Sono stati anche promotori di un libro e hanno una squadra di calcetto niente male: “Abbiamo sponsorizzato il libro “Na sera e maggio”di Giuliano Pavone e in quella sede era presente anche l’ex calciatore del Napoli Moreno Ferrario: mai occasione fu propizia per scambiare un paio di battute – sorride Vitiello – e ricordare in modo sarcastico il mancato scudetto nella partita dell’80 contro il Perugia.

La nostra squadra di calcetto? Beh, va forte, speriamo in futuro di partecipare a qualche campionato.” Il club ha come membri tutte le classi sociali esistenti: “Tra i nostri soci c’è sia l’ingegnere che l’operaio o il manovale, tutti di origini napoletane. Siamo arrivati a circa 100 soci, tra cui anche qualche milanese, speriamo di crescere ancora”. Il club diventa un punto di riferimento per chi non conosce ancora una metropoli come Milano: “Aiutiamo i ragazzi che arrivano dal Sud e anche i figli dei nostri soci a conoscere meglio la città di Milano, visto che come primo impatto potrebbe risultare difficile adattarsi a nuovi schemi di vita e abitudini.” Putroppo, il sig. Vitiello sottolinea gli ennesimi episodi di razzismo nei confronti di noi napoletani: “Il nostro gruppo, presente allo stadio Meazza in occasione di Inter-Napoli disputatosi nella stagione 2007-08, ha subìto episodi di razzismo da parte di ultras interisti che si sono disinteressati della partita e hanno iniziato a invadere il settore ospiti con bastoni e catene. Per fortuna non ci sono state conseguenze.” Anche in questo club viene sottolineata l’impossibilità di seguire gli azzurri in trasferta al Nord, a causa di una cattiva gestione nella distribuzione dei biglietti: “Dopo un anno intero (2008-09) in cui siamo stati privati di ogni possibilità di seguire la nostra squadra, abbiamo deciso di organizzare trasferte su distanze accessibili: Milano, Genova, Firenze, Catania e Londra, in occasione dell’amichevole contro il West Ham.

Abbiamo rispettato tutte le prassi possibili per ricevere i biglietti, in modo civile e umano. Risposta: perdita totale di un lavoro svolto senza scopo di lucro. Abbiamo cercato in tutti i modi di essere presenti – continua Vitiello – ma molte volte ci chiediamo se risultiamo visibili o invisibili agli occhi della società. Vogliamo soltanto che non ci venga tolto un diritto, quello di seguire la propria squadra del cuore.” Non può mancare un commento sul momento positivo del Napoli e sulla gestione societaria del presidente: “Sono molto contento di De Laurentiis e del suo progetto. Ha ambizioni, credo che il Napoli avrà un futuro luminoso davanti a sé. Spero che De Laurentiis porti la nostra squadra in alto sia in Italia che in Europa, magari rivivendo i tempi che furono accompagnati da una forte stabilità. Sono contento di Mazzarri, grande allenatore pieno di grinta. Bigon? Ha esordito con un’operazione di mercato strategica che ci ha lasciato a bocca aperta. E’ stato un grande colpo Dossena. Sono sicuro, torneremo grandi.”
 

Christian Abbruzzese

www.pianetanapoli.it

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