DISINFORMAZIONE O PAURA CHE IL NAPOLI CRESCA

da 1 Giu 2010News

Da più parti, alcuna stampa del nord afferma che Aurelio non spenderà molto sul mercato e che Bigon deve fare miracoli. Ma bisognare dare tempo a questa società. Purtroppo si pagano i costi ancora delle precedenti gestioni firmate da Marino.

“Un  pessimista  vede le difficoltà in ogni opportunità, un ottimista vede le opportunità in ogni difficoltà”  Lo affermava Winston Churchill ma bisognerebbe dare un significato alla parola opportunità ovvero stabilire se per opportunità si intende il voler cogliere a volo la possibilità di trasferire il proprio pessimismo al servizio dei propri intenti. Trasferiamoci nell’ambito calcistico e, specificatamente, riferiamoci alla situazione attuale riguardante il calciomercato del Napoli, Ebbene, da più parti ed,  in particolar modo, dal Nord Italia alcuni media affermano che Aurelio De Laurentiis non spenderà molto sul mercato e che il d.g. Bigon dovrà fare miracoli per allestire una squadra competitiva.  Da queste, forse, pretestuose, affermazioni nasce un interrogativo nella tifoseria partenopea:  “E’ possibile che il nostro presidente, dopo aver tanto e ripetutamente investito per dare un seguito al suo ambizioso progetto,  ora che il Napoli è ritornato in Europa dopo tanti anni di attesa, decida di rallentare l’iter del suo progetto e, quindi, di mettere a rischio la realizzazione, in tempi ragionevoli, di una squadra che possa degnamente rappresentare il popolo napoletano ed ambire, legittimamente, a traguardi auspicati da De Laurentiis?” Il presidente, nello scorso campionato, ha speso una considerevole cifra, ben 57 milioni di euro dando piena fiducia al d.g. Pier Paolo Marino che, probabilmente, non tenendo conto delle reali esigenze della squadra azzurra ha investito l’ingente somma in modo inappropriato o, quantomeno, ha valutato in modo positivo scelte che si sono dimostrate inopportune per far crescere, ulteriormente, il Napoli.  Marino ha  provveduto all’acquisto di giocatori validi sotto l’aspetto tecnico che,  però,  non hanno potuto contribuire alla causa del Napoli.  Accanto a Quagliarella,  vero colpo di mercato, tra l’altro desiderato ed apprezzato dalla tifoseria azzurra, l’ex d.g. partenopeo ha portato all’ombra del Vesuvio,  Luca Cigarini,  Hugo Armando Campagnaro, Jan Camilo Zuniga, Morgan De Sanctis, Erwin Hoffer  ed, a gennaio 2009, Jusùs  Dàtolo,  tutti giocatori di un certo spessore ma alcuni dei quali non adatti alle vere esigenze del Napoli. De Sanctis e Campagnaro esulano da questa considerazione per la loro indiscussa utilità e per le prestazioni fornite  nel campionato appena concluso ma per quanto riguarda Cigarini, Hoffer e Zuniga vien da chiedersi se Marino abbia, davvero, deciso di acquistarli seguendo una logica programmazione, sentito il parere dell’allenatore,  vista  anche la notevole cifra spesa e le reali esigenze della squadra partenopea.   Al Napoli occorreva un laterale sinistro ed invece Marino optò per un laterale destro di difesa con spiccate doti offensive, ma capace anche di giocare da centrodestra, in una difesa a tre. Nella squadra azzurra mancava un bomber  in quanto, nel precedente campionato, fu acquistato,  dall’Independiente,  Denis per le considerevole cifra di  otto milioni di dollari: una scommessa persa perché il centroavanti argentino non è un vero bomber. Al riguardo vale la pena menzionare le occasioni perse dal d.g. per quanto riguarda la possibilità di portare a Napoli calciatori del calibro di Milito e Pazzini. Per la punta doriana si trattava di una scommessa da effettuare senza perplessità alcuna. Per Diego Milito, le problematiche riferite da Marino, forse potevano  essere, comunque, risolte.

Dopo questa doverosa premessa, bisogna ricondursi ad un dato di fatto:  De Laurentiis è disposto a dare valore agli ingenti investimenti effettuati magari intervenendo  sul mercato per apportare  quei correttivi che possano dare un senso,  anche, agli errori di Marino, responsabile,  con il suo operato, del ritardo  dei  tempi di crescita del Napoli ? Diciamo che il presidente è cauto e sta attuando una strategia di mercato in considerazione  delle difficoltà che potrebbe incontrare:  I d.g di qualche squadra,  per la disponibilità   economica  di De Laurentiis, potrebbero richiedere cifre iperboliche per calciatori il cui valore è abbondantemente al di sotto delle valutazioni date da presidenti intenzionati  a cogliere l’occasione per risolvere i loro problemi economici gestionali.Bisogna,comunque, dare tempo a questa società ed al d.s.  Bigon che ha ereditato una situazione particolare  infatti,  purtroppo, si pagano i costi ancora delle precedenti gestioni firmate da Marino. Bisogna liberarsi dei fardelli in cessione e, successivamente, si provvederà a comprare. Si devono trovare le giuste soluzioni per cedere o utilizzare come pedine di scambio i seguenti giocatori: Amodio, Blasi, Bucchi, Calaiò, Contini, Dalla Bona, Datolo, De Zerbi, Vitale, Mannini, Navarro, Pià, Zalayeta.I tifosi, quindi, devono stare tranquilli perché il progetto Napoli va avanti senza soluzione di continuità. I media che vivono al Nord e che esprimono giudizi, forse, non veritieri sul presente del Napoli non conoscono, a fondo, i reali problemi che sta affrontando la società oppure bisogna prendere atto di una diversa situazione a livello nazionale: forse anche ai media fa paura che il Napoli cresca ?Bisogna aver fiducia nei dirigenti della società partenopea facendoli lavorare serenamente. Con i fatti e non con le parole risponderanno, al momento opportuno, Aurelio De Laurentiis, Riccardo Bigon e Walter Mazzarri.

 Vincenzo Vitiello

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