Il rugby, ancora una volta, dà una severa lezione al calcio! Il rugby, ancora una volta, dà una severa lezione al calcio!

da 23 Feb 2014News

RugbyQuando la parte buona dello sport manifesta i propri sentimenti, è d’obbligo metterlo in risalto. Non sempre tutto è nero come anche non tutto è bianco, ma un po’ di equilibrio rende giustizia ai valori umani e, conseguentemente, a quelli dello Sport, inteso come sana passione oppure distensivo momento di svago.

E’ accaduto allo Stadio Olimpico di Roma:  bel gesto dei tifosi presenti  per Italia-Scozia, partita valida per la terza giornata del Sei Nazioni 2014 di rugby. Tra i quasi 70mila presenti nell’impianto capitolino, come segnala Repubblica, si è cominciato a cantare a sorpresa “O surdato ‘nnamurato”, l’inno ufficioso dei tifosi napoletani.

Un atteggiamento completamente diverso rispetto a quello razzista che caratterizza la maggior parte dei match di Serie A nei confronti del pubblico partenopeo.

Sono manifestazioni, quelle dell’Olimpico, che rendono giustizia ad un popolo che, sostanzialmente, è intento a manifestare la propria cultura e le proprie tradizioni riconosciute in tutto il Mondo.

Che il calcio prenda esempio dal rugby, sport con alti valori morali e che disconosce qualsiasi forma di razzismo unendo e non dividendo le varie tifoserie.

Anche gli sfottò – che nel calcio potrebbero trovare una legittima collocazione a livello goliardico- non trovano il minimo spazio tra un pubblico intento ad altri atteggiamenti più utili e costruttivi verso una bella e pacifica convivenza tra coloro che intendono lo sport -anche agonistico- un momento di arricchimento.

Gioia, folklore, sana passione e spensieratezza, nel rugby, e non squallida guerriglia -verbale- da stadio che, purtroppo, potrebbe distruggere lo sport più amato dagli italiani.

Vincenzo Vitiello per EuropaCalcio.it

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