Quando la parte buona dello sport manifesta i propri sentimenti, è d’obbligo metterlo in risalto. Non sempre tutto è nero come anche non tutto è bianco, ma un po’ di equilibrio rende giustizia ai valori umani e, conseguentemente, a quelli dello Sport, inteso come sana passione oppure distensivo momento di svago.
E’ accaduto allo Stadio Olimpico di Roma: bel gesto dei tifosi presenti per Italia-Scozia, partita valida per la terza giornata del Sei Nazioni 2014 di rugby. Tra i quasi 70mila presenti nell’impianto capitolino, come segnala Repubblica, si è cominciato a cantare a sorpresa “O surdato ‘nnamurato”, l’inno ufficioso dei tifosi napoletani.
Un atteggiamento completamente diverso rispetto a quello razzista che caratterizza la maggior parte dei match di Serie A nei confronti del pubblico partenopeo.
Sono manifestazioni, quelle dell’Olimpico, che rendono giustizia ad un popolo che, sostanzialmente, è intento a manifestare la propria cultura e le proprie tradizioni riconosciute in tutto il Mondo.
Che il calcio prenda esempio dal rugby, sport con alti valori morali e che disconosce qualsiasi forma di razzismo unendo e non dividendo le varie tifoserie.
Anche gli sfottò – che nel calcio potrebbero trovare una legittima collocazione a livello goliardico- non trovano il minimo spazio tra un pubblico intento ad altri atteggiamenti più utili e costruttivi verso una bella e pacifica convivenza tra coloro che intendono lo sport -anche agonistico- un momento di arricchimento.
Gioia, folklore, sana passione e spensieratezza, nel rugby, e non squallida guerriglia -verbale- da stadio che, purtroppo, potrebbe distruggere lo sport più amato dagli italiani.
Vincenzo Vitiello per EuropaCalcio.it
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