NAPOLI, ABBONDANZA IN DIFESA. E’IL TEMPO DELLE SCELTE

da 22 Apr 2010News

Dopo il recupero di Santacroce, sarà dura per Mazzarri tenere fuori il “leoncino” azzurro. E’ il tempo delle scelte visto che anche Dossena è rientrato nei ranghi.

 

Melius abundare quam deficere” locuzione latina che, usata nel lessico moderno, si adopera per affermare:  “per non rischiare di non raggiungere la giusta misura, è preferibile superarla ed eccedere” Questo proverbio, applicato nello sport e nel calcio in particolare, trova una giusta corrispondenza allorquando una previdente ed attenta programmazione permette di avere un numero congruo di atleti in modo da far fronte ad ogni qualsivoglia emergenza.  E’ chiaro che  le scelte sono prestabilite e consequenziali all’opportunità di usufruire della prestazione di un giocatore piuttosto che dell’altro. Nel momento in cui, l’eccedenza di calciatori arriva quando una Società calcistica ha già provveduto ad ovviare ad una certa situazione derivante dalla mancanza di giocatori in uno specifico ruolo, subentra un altro aspetto, non certo penalizzante per la squadra, che deve essere affrontato con il massimo equilibrio ed opportune valutazioni  a prescindere dall’aspetto emozionale ed economico-societario .

Fabiano Santacroce, giovane e promettente difensore azzurro, nella trasferta di Milano contro l’Inter del 23 settembre 2009, quinta giornata di campionato, subì un infortunio al menisco esterno del ginocchio destro. Tutto lasciava pensare in un pronto recupero del calciatore e, mentre l’attenzione dei tifosi e dello staff tecnico partenopeo era rivolto alla data in cui il Napoli avrebbe potuto usufruire delle prestazioni del “leoncino” azzurro , Il 26 febbraio 2010, ancora in fase di recupero dal precedente infortunio, si procurò una lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro. Il doppio infortunio lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per quasi sette mesi. Fabiano è tornato in campo nella vittoriosa trasferta di Bari. Sette lunghi mesi in cui Walter Mazzarri  ha dovuto ovviare alla mancanza di Santacroce nella rosa del Napoli  con i calciatori a disposizione tra cui il grande ed affidabile Hugo Campagnaro, il capitano Paolo Cannavaro,  Lendro  Rinaudo, il neo acquisto Juan Camilo Zúñiga, Salvatore Aronica, Erminio Rullo ed un difensore trascurato dai precedenti allenatori: Gianluca Grava. Il tecnico toscano, dovendo fare di necessità virtù, con una grande opera di recupero a livello psico-fisico e motivazionale, di fatto,ha  regalato alla Società un difensore che, dopo le prime apparizioni nella formazione base del Napoli, ha conquistato un posto da titolare fisso. L’incremento del rendimento di Grava, permette alla squadra azzurra di avere nella difesa il punto di forza. Nel frattempo, a gennaio, il d.s. Bigon aveva acquistato, finalmente, un  laterale sinistro tanto invocato dalla tifoseria ed atteso da Mazzarri infatti, dal Liverpool, arriva Andrea Dossena che con  Chrstian  Maggio va a formare nuovamente la coppia di esterni vista ai tempi del Treviso.  Andrea esordisce,  in maglia azzurra, titolare nel match di Coppa Italia contro la Juventus, mentre il debutto in campionato avviene il 17 gennaio nella gara casalinga contro il Palermo, subentrando, nel corso del match, a Salvatore Aronica . Mazzarri, però, molto spesso ha preferito affidarsi,  sull’out di sinistra, ad Aronica più propenso alla fase difensiva. Comunque,  vari  infortuni  e squalifiche dei difensori azzurri hanno messo in crisi l’assetto tattico del reparto arretrato ma  il tecnico partenopeo è riuscito, sempre, a trovare la giusta soluzione per ovviare a tali problematiche. Dossena, dopo un lungo stop dovuto a problemi muscolari ed una insufficiente condizione atletica, è stato inserito negli ultimi minuti di gara a Bari.

Il Napoli, presenta al momento l’organico al completo per quanto riguarda la difesa . E’ il tempo delle scelte, da parte di Mazzarri.  Santacroce,  al “San Nicola”  ha disputato un ottimo match lasciando intravedere di essere maturato anche sotto l’aspetto comportamentale infatti, puntuale negli anticipi e nelle chiusure, ha pienamente assolto ai compiti affidatigli dal suo allenatore senza mai eccedere in un agonismo che, nel passato, gli ha fatto commettere falli di gioco inutili epenalizzanti per la squadra.Con un Santacroce recuperato e, probabilmente, rigenerato sotto tutti i punti di vista, l’eventuale scelta, da parte di Mazzarri, di tenere fuori dalla formazione titolare il forte difensore, diventa difficile e, forse, inopportuna.

Restano da disputare quattro partite fino al termine del campionato. Quattro “finali” che potrebbero regalare alla Società ed ai tifosi azzurri, un sogno:  la Champions League. Mazzarri , nell’affrontare il rettilineo che porta al traguardo finale, dovrà ponderare molto bene le sue scelte ed affidarsi alla sua esperienza e notevole professionalità per trarre il giusto profitto dalla nuova situazione che si è venuta a creare . Dopo aver affrontato molto bene l’emergenza dovuta ad un reparto difensivo incompleto con scelte obbligate, ora potrà valutare l’utilizzo dei difensori  partenopei sulla base di alcune fondamentali considerazioni: stato di forma psico-fisica, adattabilità agli scemi tattici da utilizzare, caratteristiche tecniche degli avversari ed affidabilità dei calciatori per affrontare partite decisive per il futuro del Napoli.L’allenatore del Napoli, per temperamento, equilibrio, esperienza e professionalità saprà agire nel migliore dei modi anche tenendo conto di una antica “massima:“Sono le circostanze e la scelta del momento quelle che caratterizzano un’azione e la fanno buona o cattiva”

Vincenzo Vitiello

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