NUTRICCIA

da 27 Gen 2025Napoletanità, parole napoletane

Parole della lingua napoletana, quasi dimenticate

NUTRICCIA 

Nutriccia = balia, nutrice

La etimologia della parola deriva dal latino nutricia a sua volta da nutrix. Appunto balia o nutrice che è, ma si può dire era, una donna cui è stato affidato, dietro compenso, l’incarico di accudire un neonato provvedendo anche al suo allattamento. Nel popolino la nutriccia era al solito una parente o conoscente, che in modo gratuito o quasi, provvedeva ad allattare il figlio, o in caso di parto gemellare, i figli di una partoriente che avena poco latte. Nella classe aristocratica o nella borghesia era un segno di distinzione avere una balia, che dietro lauto compenso si prendeva cura del neonato provvedendo anche al suo allattamento. Se invece non lo allattava veniva definita “balia asciutta”. A questo compito provvedevano molto spesse giovani donne provenienti da paesi agricoli e queste figure erano spesso indicate anche col il sostantivo di pacchiana.  Da qui il termine fraseologico di “  ’a zizza ‘e pacchiana”, ovvero seno di donna che allatta e, ovviamente, ha il seno gonfio e liscio; farsi la barba ‘a zizza ‘e pacchiana, avere un viso levigato!

Invece a nutriccia son legate le espressioni “pietto ‘e nutriccia” per seno grosso e sodo; “spilla ‘e nutriccia” per spilla da balia con chiusura di sicurezza (spingola francese); “faccia miccia e culo ‘e nutriccia” di che ha il viso affilato e grosso sedere.

Oggi si può quasi affermare che questa figura sociale è sparita.

 

 

 

 

 

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