Parole della lingua napoletana, quasi dimenticate
Palosso, palossa
Palòsso, al femminile palòssa, sta a significare uomo (o donna) basso, tozzo e con le gambe storte. Per la donna è più usato picòscia.
La etimologia della parola, così come lo definisce Altamura, sembra derivi dal serbocroato paloš, o dal rumeno palosc o anche dal russo palaš, derivazione di cui non si riesce a cogliere il nesso semantico atteso che nelle tre lingue indica una spada corta, daga, a lama stretta, ad un solo taglio, portata nel medioevo dai cacciatori, anche per aprirsi il cammino nella boscaglia, e in seguito dai battistrada dei cortei. Non è stato attestato che questa daga avesse la lama non dritta ma storta.
Fatto sta che comunque si riferisce a chi ha un aspetto ridicolo, a tal proposito esiste anche un detto (o proverbio) che dice: ‘o palòsse fa sempe mosse; ossia chi ha aspetto ridicolo si agita più degli altri e si mette in mostra.