Parole della lingua napoletana, quasi dimenticate
Fenucchietto
La parola fenucchietto sembra deriva dal Ferula communis L., volgarmente conosciuta come finocchiaccio, ferla (in Sicilia e nel Lazio), ferula o feurra (in Sardegna), è una pianta erbacea perenne originaria del bacino del Mediterraneo.
Foto: in primo piano si notano due ferole e poi…I Faraglioni
In napoletano il fenucchietto è una canna sottile usata anticamente per sturare fontane, e forse era proprio ricavata dalla pianta di Ferula, una sorta di giunco. Ma assume anche altre forme quali una bacchetta usata un tempo per castigare gli scolari; ma anche un bastoncino da passeggio e se intrecciato era uno strumento per battere i panni.
Il venditore ambulante di scope e scopettine era solito dare la voce:” pe’ chi tene ‘a moglia pazza, quattre sorde ‘o funecchietto!” Vedi la canzone di Raffaele Viviani <’a rumba d’’e scugnizze> :
” Pe’ chi tene ‘a moglie pazza!
Cchiù te sfrine e cchiù t’appizze…
Quatto sorde, ‘o fenucchietto!”
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