Parole della lingua napoletana, quasi dimenticate

SCARMULO

Scarmulo, nome proprio maschile si può anche dire scarmo, in italiano scalmo.

Dal dizionario Treccani : sostantivo maschile, dal latino scalmus, dal greco σκαλμός, derivazione del tema di σκάλλω «scavare».

– 1. Ciascuna delle caviglie di legno o di ferro fissate alla falchetta di un’imbarcazione, alle quali si lega, con uno stroppo (struoppolo), il remo, che ne è pertanto sostenuto e può muoversi durante la voga; in partic., s. doppio, quello, ora non più usato, costituito da due caviglie, fra le quali gioca il remo senza stroppo.

– 2. Nella costruzione navale in legno, ciascuno degli elementi delle coste (prolungamenti laterali, a dritta e a sinistra, dei madieri), generalmente disposti in due strati, a elementi alternati, che combaciano nel piano trasversale dell’ordinata (sistema inglese) o ne sono leggermente distanziati (sistema francese).

–  3. Altro tipo di scalmo è il così detto “chela di granchio”. Vedi foto.

Il tradizionale scalmo è quello di un essere un tondino di ferro, meglio se di acciaio inox. Vedi foto

Nella foto si notano gli scalmi, ed in uno di questi è infilato lo “struoppolo” che sostiene il remo.

 

 

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